>>467Ogni volta che si parla di argomenti come "AI", "Tinder", ecc., capisco che siamo nel Buio Medioevo.
Infatti parlate di "AI", "Tinder", ecc., come se fossero cose magiche. Ma proprio magiche-magiche-magiche, roba che nel Medioevo vero vi avrebbero deriso e perculato.
Avete un pensiero religioso-magico-superstizioso talmente radicato, che assegnate capacità sovrumane a dei software.
L'AI è un pezzo di software.
Il software sa fare calcoli molto velocemente, ma non sa pensare.
Il software sa imitare pedissequamente, ma non sa creare.
Il software sa fare medie e statistiche, ma non sa valutare.
Se un software sembra "pensare", è perché ha fatto calcoli (molti calcoli, e con molta memoria).
Se un software sembra "creare", è perché ha imitato cose già esistenti (miscelando molte fonti).
Se un software sembra "valutare", è perché ha fatto una media di risposte già esistenti (e vagamente simili alla tua domanda).
Quindi in pratica tu vuoi smettere di usare il cervello e delegare i tuoi asset ad un software.
Tu vuoi smettere di valutare, smettere di creare, smettere di pensare, e ti illudi - sottolineo: ti illudi - che un software penserà meglio di te, creerà meglio di te, valuterà meglio di te.
È una credenza fondamentalmente religiosa perché tu non sai cosa diavolo c'è in quel software, non sei stato tu a creare quel software, non sai neppure a grandi linee come funziona quel software (sai solo che inserendo un prooompt ti esce un pornetto pornazzo)… eppure ti vuoi fidare ciecamente di quel software, al punto da affidargli le tue ricchezze.
Come l'indiano pellerossa che va davanti al totem di Manitù a offrirgli pelli di bisonte (guadagnate con faticosa e lunga e pericolosa caccia), fa la danza della pioggia e prega il totem: "fa' piovere e moltiplicami queste pelli, che ho tanto bisogno di entrambe le cose".