No.167192 RABBIA!
Primo black friday
Leggi corriere.it a un prezzo speciale
No.167196
Avrebbero collaborato con "i servizi di intelligence russi" per un'attività inquietante di "spionaggio", prestandosi a fornire, in cambio di criptovalute, "dati sensibili", documentazione "classificata", fotografie di installazioni militari e informazioni su tecnici specializzati nel campo dei droni e della sicurezza elettronica. E pure la "mappatura" dei sistemi di video sorveglianza di Milano e Roma, "mostrando particolare" attenzione alle "zone grigie", ossia a quelle aree cittadine non coperte da telecamere. E' quanto contesta la procura di Milano a due imprenditori italiani di 34 e 60 anni, titolari di una società in Brianza, esperti nel campo delle tecnologie e "filo-russi".
I primi contatti sul deep web Ai due è stato recapitato l'avviso di conclusione delle indagini per il reato di "corruzione del cittadino da parte dello straniero", aggravato "dall'art. 270 bis", in quanto commesso per "finalità di terrorismo ed eversione". I rapporti tra i due indagati e persone ritenute legate agli 007 di Mosca sarebbero nati prima sul deep web e poi proseguiti su Telegram, dopo l'aggressione della Russia all'Ucraina. E gli imprenditori avrebbero agito, oltre che per alcune migliaia di euro, a volte 2mila, a volte 10mila in criptovalute, anche per finalità prettamente "ideologiche", perché dalla parte della Russia nel conflitto e contro "le politiche occidentali".
La "mappatura" degli obiettivi sensibili L'inchiesta, coordinata dal pm Alessandro Gobbis del pool antiterrorismo, guidato dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco, iniziata a partire da aprile, scaturisce dagli esiti di una complessa attività investigativa condotta dal Ros di Milano, in collaborazione con la Sezione Criptovalute del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma. Indagine, a cui ha collaborato anche l'Aise, nella quale sono stati "riscontrati a partire dal 2023 l'adescamento, da parte di cittadini russi, e la successiva corrispondenza sul canale telegram" tra loro e i due indagati. Questi ultimi si sarebbero messi a disposizione per acquisire informazioni, dalle più banali come ricerche sul web anche da fonti aperte, come le Camere di Commercio, fino a fotografie anche del Duomo di Milano, fino a immagini di caserme e obiettivi militari, alcune anche tecnicamente impossibili da realizzare.
Leggi anche
Furti banche dati, Nordio: "Molto vicini a controllare gli attacchi hacker"
Terrorismo, il questore di Roma: "In Italia livello 2 di allerta, attenzione altissima per il Giubileo"
Le operazioni di dossieraggio Ma pure per una raccolta più ampia di dati, simile a operazioni di dossieraggio, in particolare su imprenditori. La richiesta degli apparati di intelligence sarebbe stata, poi, quella di arrivare a 'vedere' dove non ci sono telecamere, anche se non c'è prova nelle indagini che avessero possibilità di entrare nei sistemi di videosorveglianza pubblici o privati. Le perquisizioni eseguite nei confronti dei due prima dell'estate, infatti, hanno fatto emergere interessi per la "mappatura" dei sistemi di videosorveglianza di Milano e Roma, con particolare attenzione alle "zone grigie", ossia a quelle aree cittadine non coperte da telecamere.
Il progetto delle dash cam sui taxi di Milano E proprio la volontà di avere il "controllo" su certe zone delle città o su aree militari è ciò che ha destato maggiore "allarme" tra gli inquirenti della Procura guidata da Marcello Viola. Infine, è venuto a galla anche una sorta di piano per trasferire informazioni a Mosca: i due, destinatari dell'atto di chiusura delle indagini, avrebbero pure proposto a cooperative di taxi di Milano un "business plan" che prevedeva l'installazione a titolo gratuito di "dash cam", piccole videocamere da cruscotto in genere di sicurezza. E ciò nella prospettiva di affidare, all'insaputa dei tassisti, la gestione delle immagini di intere aree cittadine all'intelligence russa e per "molteplici finalità". Tra queste quella più concreta, per gli inquirenti, è una attività di "spionaggio" ad ampio spettro.
No.167210 RABBIA!
>>167192>3000-976>non ironicamente non usare Bypass Paywalls CleanChe brutta la subumanità
No.167212
P.S., 60 anni, è residente in Brianza e titolare di una società attiva nel settore immobiliare. F.C., 32 anni e simpatie per Mosca, è il suo socio di minoranza. Entrambi sono indagati a Milano per aver violato l’articolo 246 del Codice Penale. Ovvero corruzione del cittadino italiano da parte di uno straniero. Aggravato dall’articolo 270 bis, ovvero le finalità di terrorismo eversivo. Avevano il compito di catturare immagini di strade e piazze nelle città, mappare zone grigie di caserme e siti militari. A Milano e a Roma. Ma anche ad Aviano. E anche di installare dash cam sui taxi per monitorare i movimenti di soggetti interessanti. E sotto la lente c’è il pedinamento di un cittadino romano, R.B., con foto da scattare della sua abitazione, della sua auto e delle sue frequentazioni. In cambio di criptovalute.
Spionaggio e corruzione a Milano
I due sono entrati in contatto con gli agenti russi del Fsb attraverso internet. Oggi il procuratore capo Marcello Viola con l’aggiunto Eugenio Fusco e il pubblico ministero Alessandro Gobbis li accusano anche di aver provato a creare una rete di controlli attraverso le telecamere dei taxi. Con l’obiettivo di catturare volti, incontri e spostamenti. I due avevano proposto a due cooperative milanesi un piano per l’installazione di occhi digitali gratuiti sui mezzi. L’indagine è cominciata nell’aprile del 2024 e, significativamente, i contatti tra gli italiani e i russi si sono interrotti ai primi di maggio. Il più giovane ha simpatie per la Russia e sentimenti di odio nei confronti dell’Ucraina. L’aggancio è nato con una mail all’account istituzionale dei servizi segreti di Mosca. Poi le conversazioni si sono spostate su Telegram. Uno dei pagamenti documentati è stato di duemila euro in criptovalute.
Le foto di Milano e Roma
In cambio i due hanno fornito scatti del Duomo di Milano e informazioni su tecnici capaci di produrre droni. Tra le missioni anche il dossieraggio di un imprenditore del campo. Altre missioni non sono state documentate ma i due hanno ricevuto 10 mila euro. Quando sono scattate le perquisizioni i due avevano già cancellato gran parte delle loro conversazioni con i russi. Tra le azioni anche alcune ipotesi di sabotaggio a Roma. Il Fatto Quotidiano pubblica oggi alcune chat nelle quali P.S. promette anche contatti per avere informazioni confidenziali della Nato. Che gli arrivavano «da uomini dei servizi segreti italiani», secondo quanto ha detto all’Fsb. Sullo spionaggio nei confronti di R.B., a un certo punto P.S. annuncia di avere quello che la controparte cerca. Ma gli propone di portarle in Russia. Alla fine i due non raggiungono un accordo. E lui finisce nell’inchiesta.
No.167221
L'indagine
L'indagine, iniziata lo scorso aprile, scaturisce dagli esiti di una complessa attività investigativa condotta dal Ros di Milano, in collaborazione con la Sezione criptovalute del comando carabinieri Antifalsificazione monetaria di Roma, nella quale "sono stati riscontrati l’adescamento, da parte di soggetti russi, e la successiva corrispondenza sul canale 'telegram', tra loro e i due indagati, che, dietro compenso in criptovalute, si prestavano a reperire documentazione classificata, fotografie di installazioni militari e informazioni su tecnici specializzati nel campo dei droni e della sicurezza elettronica", si legge nella nota. Gli indagati avevano anche proposto, a cooperative di taxi di Milano, "un business plan che prevedeva l’installazione a titolo gratuito di dash cam sulle vetture, nella prospettiva di affidare - all’insaputa dei tassisti — la gestione dei dati ricavabili all’intelligence russa, che avrebbe potuto utilizzarli per molteplici finalità".
No.167250 RABBIA!
>>167225>523986283-523984259>non ironicamente non usare Kiwi Browser che ti consente di usare liberamente le estensioncine del Chrome Web Store e tutte quelle compatibili con Chrome/iumDai cazzo, non puoi sempre aspettare che ti cucchiaiosfamo io
No.167395
>>167391Investendo in azioni Novavax sono andato da 100.000 euro nel conto in banca a 557.000 euro ma solo perchè ho comprato basso al momento giusto e venduto alto al momento giusto.
Non è facile, però ad esempio sono almeno 3 anni che NVIDIA continua a salire di valore
No.167404
>>167398>t. NonhomaivissutoinuncamperfurgonatoFa un freddo del cazzo sempre, e senti tutti i rumori come se ti fossero addosso.
Le PARETI, anon. PARETI. Sono insostituibili, purtroppo.
Mattoni, cemento, strati di polistirolo, calce.
Servono le pareti, per dormire bene.
No.167407
>>167404letteralmente le favole classiche
mattone good
paglia bad
plastica bad
mica come adesso che fanno le favole genderfroce
No.167408
>>167391 Io ho 3 bitcoin (quando una cripto era a 36k dollari) e 20 ethereum.
Ho regolarizzato i miei conti con il fisco italiano e ora terrò le crypto per un bel po'.
Ho 36 anni e quanto dovrei avere per vivere comfy tranquillamente? Non vivo di eccessi, voglio solo che io e la mia famiglia stiano bene dal punto di vista sanitario.
No.168210
>>167408mizzica, 90k€ l'uno valgono.
e pensare che sconsigliai a un caro amico di comprare BTC.
aveva la fissa di volerne comprare uno intero, cosa che all'epoca costava 4000 euri e lui invece non voleva spendere più di 3000.
No.168471
>>167189Ennesima notiziona-bomba che dopo due giorni nessuno ricorda più e nessuno sa come è andata a finire.
No.168472
>>168471Giornalai che si inventano stronzate pur di vendere la loro carta da culo?
Assurdo, inaudito perfino.
No.168473
>>168471>>168472Buongiorno amici immigrati, vedo che ancora non conoscete il sistema giudiziario italiano, qui non funziona come al vs paese e ci sono dei tempi un poco lunghi. Buon soggiorno!
No.168474
>>168473!Remindme a dicembre 2034